Carissimi, quest’anno la festa di S. Michele è limitata nella sua espressione civile e religiosa a causa della pandemia. Possiamo però recuperare il vero senso della festa: accogliere S. Michele e quindi Gesù nel nostro cuore e nelle nostre case:” oggi devo fermarmi a casa tua”.
Il vero miracolo è il cambiamento del nostro cuore e della nostra vita: queste sono le montagne da spostare o le piante da sradicare. A Dio nulla è impossibile:” oggi la salvezza è entrata in questa casa, il Figlio dell’Uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”. Gesù è il buon Pastore che viene a cercare la pecorella smarrita, che sono io.
Nel giorno della festa di S. Michele addobberemo i balconi o le finestre delle nostre case con le coperte o lenzuola (come si addobbano al passaggio delle processioni), esponendo l’immagine di S. Michele che potrete ritirare presso la procura di S. Michele in chiesa. A pranzo quando tutta la famiglia si ritroverà riunita farete un breve momento di preghiera, leggendo il passo del vangelo e recitando la preghiera a S. Michele, che trovate qui.
Nell’augurarvi una festa piena di gioia e ricca di amore vi affido alla beata Vergine Maria e a S. Michele nostro protettore e invoco su di voi e la vostra famiglia la benedizione di Dio.
Don Paolo e la procura di San Michele
Lc 19,1-10
In quel tempo, Gesù 1entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
O Glorioso San Michele Arcangelo, assisti e proteggi questa città di Sala Consilina, che da secoli ti ha eletto come suo particolare Protettore ed ha imparato a chiamarti in ogni sua necessità.
Non venga mai meno il tuo valido patrocinio anche quando non lo meritiamo.
Benedici ogni cittadino, tutte le autorità civili e religiose, i professionisti e gli artigiani, gli operai e gli agricoltori, i genitori e i figli, i maestri e gli alunni, i sani e gli ammalati.
In tutti si ridèsti un soffio di vita nuova, condotta secondo i principi cristiani, che sono indispensabili perché la vita scorra in un’atmosfera di fratellanza e di concordia, di onestà e di giustizia, di dignità umana e cristiana, di carità e di mutua comprensione.
Rafforza in tutti la fede in Dio, grande e misericordioso, in Gesù Cristo, Dio con il Padre e lo Spirito Santo, fattosi nostro Maestro e Redentore, nella sua Chiesa e nei sacramenti sgorgati dal suo Cuore amoroso e solerte, per il vero bene dell’uomo e dell’umanità.
Padre Nostro
Gloria al Padre
Chi vuole può inviare una foto del proprio balcone o finestra addobbato in modo da creare un percorso di immagini delle nostre strade nel giorno della festa. (annunziatasala@alice.it o direttamente su Facebook)